giovedì 30 maggio 2013

trekking di rientro terminato



Agenzia Cho Oyu:
"Annalisa, Silvano e Mario stanno bene. Oggi hanno concluso il trekking a piedi. Per domani è previsto il viaggio in pulmino fino a Taplejung da dove prenderanno dopodomani l'aereo per Kathmandu!"

mercoledì 29 maggio 2013

articolo Gazzetta della Martesana

Pubblichiamo l'articolo uscito sulla Gazzetta della Martesana di questa settimana.



Nel frattempo non si hanno ancora aggiornamenti riguardanti il trekking di ritorno... i problemi di connessione, così come durante il trekking di avvicinamento cal Campo Base, rendono complicate le comunicazioni.

venerdì 24 maggio 2013

domani si riparte dal Campo Base

Le condizioni fisiche pian piano migliorano; domani Annalisa, Mario e Silvano inizieranno il lungo trekking di ritorno, per un itinerario differente da quello affrontato per avvicinarsi al Campo Base.

giovedì 23 maggio 2013

oggi al Campo Base

Oggi sul Kangchenjunga è ritornato il brutto tempo. Al Campo Base le varie spedizioni si stanno ormai mestamente organizzando per il lungo rientro verso casa.
Annalisa, Mario e Silvano stanno anche loro valutando in che modo intraprendere il loro ritorno verso Kathmandu.
Ad oggi le condizioni fisiche, per Annalisa e per Mario, non sono delle migliori per pensare di intraprendere il lungo e comunque faticoso trekking di rientro. Annalisa, che comunque sta un po' meglio rispetto a ieri, è fisicamente debilitata e disidratata; Mario invece soffre di principi di congelamento alle mani. Al momento in queste condizioni sarebbe pericoloso affrontare il trekking di ritorno... ma soprattutto prima si torna a quote più basse e a temperature più calde e prima si riesce a recuperare.
Ad ogni modo domani arriveranno i portatori che incominceranno a portare a valle il materiale... nel frattempo rimane aperta l'eventualità di una discesa a valle con l'elisoccorso.

mercoledì 22 maggio 2013

voci dal Campo Base

Sono riuscito a mettermi brevemente in contatto con il Campo Base: mi ha risposto Silvano... confermandomi che sono tutti e tre giù e che stanno bene... Annalisa al momento della telefonata era in tenda a cambiarsi... più tardi sentirò anche lei.

...tiriamo finalmente un sospiro di sollievo...

poco fa ho parlato anche con Annalisa: è ovviamente stravolta ma contenta di aver fatto la scelta giusta quando era a 8300 metri... ora non resta che rimettersi pienamente per affrontare il ritorno a casa

intervista a Mario Vielmo pubblicata da montagna.tv

dunque...

...come riportato sulla pagina facebook di Kangchenjunga Expedition 2013, vi confermo che Annalisa, Mario e Silvano sono giunti al Campo Base e stanno bene (la fonte è la Cho Oyu Trekking, agenzia con la quale è stata organizzata la spedizione, che è stata direttamente contattata dall'Italia per avere informazioni).

Il nostro più sentito cordoglio e affetto a quanti sono rimasti lassù e ai loro cari.... e tralasciamo i commenti "inutili".


Qui sotto alcuni siti relative alle tragica situazione sulla montagna (non tutti aggiornati vista la difficile situazione):

http://www.ilgiornaledivicenza.it/stories/dalla_home/513401_tragedia_nellimpresa_di_vielmo/

http://www.desnivel.com

http://www.montagna.tv/cms/?p=47749?ref=Studio164a

http://oscarcadiach.blogspot.it/



martedì 21 maggio 2013

Aggiornamento

Riporto quanto scritto sulla pagina Facebook di Kangchenunga Expedition 2013

"MARIO VIELMO HA RAGGIUNTO LA VETTA DEL KANGCHENJUNGA SENZA OSSIGENO!!! Annalisa, Silvano e Mario stanno scendendo. In questo momento si trovano al campo 3. La telefonata è stata purtroppo molto disturbata e breve. Domani, i nostri amici scenderanno al CB e cosi vi daremo ulteriori notizie."

La telefonata di Mario è stata molto breve e disturbata...e quindi al momento non si sa se la vetta è stata raggiunta solo da Mario o anche da Annalisa e Silvano... attendiamo nuove notizie.

domenica 19 maggio 2013

Campo 4 a 7500 m.

"Campo 4 a 7500 metri. Tanto caldo e tanta fatica con oltre 20 kg sulle spalle e muri verticali di ghiaccio. Non sappiamo ancora se tentiamo la cima stanotte... l'ideale sarebbe spostare il Campo 4 a 7700 metri.... comunque tutto bene."
(Annalisa)

Qui sotto la via di salita... il Campo 4 installato è poco al di sotto di quello indicato nella foto.

 

venerdì 17 maggio 2013

arrivati a Campo 2 !

"Campo 2: la neve caduta in questi giorni è davvero molta... è stata una gran faticata; anche il seracco è cambiato... ed è molto strapiombante... Ad ogni modo tutto ok!!"
(Annalisa)

E domani partenza per Campo 3.

mercoledì 15 maggio 2013

dopodomani partenza per il tentativo alla vetta!

Se le previsioni verranno confermate, dopodomani (17 maggio) è prevista la partenza per il tentativo alla vetta del Kangchenjunga. Se tutto andrà secondo i programmi il 20 maggio potrebbe essere il giorno buono per la cima.

Nel frattempo sono rientrati al Campo Base i 6 alpinisti che giorni fa avevano tentato senza successo la cima ... stanno tutti bene.

martedì 14 maggio 2013

al Campo Base: in attesa del bel tempo

"Ciao! Vi mandiamo altre foto dal CB... (finalmente il nostro sistema modem GPRS è stato ripristinato... grazie alla Intermatica!). Mentre aspettiamo che le condizioni meteo ci aprano una finestra di bel tempo per il tentativo alla vetta!

Ciao a tutti!"
(Mario Vielmo)

Panoramica dal CB( Kangch)

Panoramica dal CB (Jannu)

La nostra tenda mensa

Il Kangch con il wind chill a 140 Km in vetta e temperatura a -50°

 I venti persistono

E noi aspettiamo mangiando il carasau di Peppino

domenica 12 maggio 2013

CAMPO 3: racconto e foto

Pubblichiamo sotto il racconto di Annalisa e alcune foto delle ascese a Campo 2 e a Campo 3.
Annalisa e compagni sono ancora fermi al Campo Base... e lo sono in trepidazione in quanto, nonostante le brutte condizioni meteo, sono salite sulla montagna 6 persone, nel tentativo di raggiungerne la cima; nel primo pomeriggio dovevano essere rientrati al Campo 4 ma ancora non si avevano notizie... speriamo in bene.

Aggiornamento al 13 maggio:  tempo ancora brutto al Campo Base e, purtroppo, ancora nessuna notizia dei sei alpinisti (di cui 3 sherpa) che sono sulla montagna... la nebbia che avvolge i campi alti non permette di vedere come sono le condizioni meteorologiche più in alto.

"...come scrivervi tutto quello che ho dentro in poche righe?
Da un paio di giorni siamo al CB... il tempo è bellino al mattino, ventoso, e poi ecco salire la solita nebbia, la neve, il vento... le giornate non passano mai... si fa il bucato, ci si lava e poi si dorme... ma il tempo non passa mai. Cerchiamo di mangiare, ma alla fine si mangia sempre la stessa pappa... sigh... io sogno un mega gelato dell'Ice Dream alla frutta (e chi non sa di cosa parlo vi invito a Carugate!), una bisteccona (non mangio carne da un mese!!! meno male che Mario ogni tanto accetta di dividere la mia bresaola...vegetariani?!?!? tzè!) e una mega fetta di anguria! Mi stan crescendo le patate in testa e non riesco più a guardare la zuppa (che sembra l'acqua sporca che usciva oggi dal mio bucato) col riso basmati...TUTTE le sereeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!

Da ieri tutti i gruppi qui al CB sono in agitazione perchè noi, gli ultimi arrivati (i baluba italiani) siamo gli unici che solo dopo 10 giorni qui al CB siamo saliti a dormire al C3... non interessava a nessuno eh?! Tanto salgono tutti con l'ossigeno! Ma da quando siamo saliti noi ecco che tutti vogliono dormire al C3 e salgono anche se il tempo è pessimo e non vi dico a che velocità! Una lumaca ci impiegherebbe di meno!!!

Ma torniamo indietro: domenica siamo saliti diretti al C2 a 6400m facendo il traverso che ci porta su un ghiacciaio diverso scendendo e poi risalendo. Per me sempre emozionante perchè rifare il “grande seracco”  tra la nebbia e la neve è stato una conferma del fatto che... beh... lo so proprio salire, non è stato un caso!!! e... detto tra noi... mi diverto sempre come una bambina a scalarlo tirando spicozzate nel ghiaccio e restando in bilico sulle punte dei ramponi, gran soddisfazione!!!

Il C2 l'abbiamo raggiunto sotto la neve... felici ci siamo infilati nella tenda incominciando l'infinito lavoro di sciogliere l'acqua per bere e mangiare.

La notte l'abbiamo passata bene e la mattina siamo partiti alla volta del C3.

La salita è stata lunga e le pendenze non ci hanno mai mollati. Siamo passati traversando sotto dei seracchi enormi per poi rimontarli. Il tempo è rapidamente cambiato. Silvano non lo vedevamo più, io salivo con gli occhiali appannati, le mani gelate cercando una traccia che la neve aveva già cancellato, ogni tanto controllavo che ci fosse Mario dietro di me il che voleva dire che non ero sola...

Siamo arrivati al C3 a 7000m felici e infreddoliti. Notte infernale tra la bufera di vento che faceva sbattere i teli della tenda, -25°C all'interno della tenda e i materassini in pendenza che ci han fatti rotolare uno addosso all'altro tutta notte. Però... siamo stati bene, niente mal di testa né altri malesseri e al mattino via per la nuova impresa di scendere diretti al CB sotto un vento impetuoso e nubi che lentamente ci hanno avvolto.

Mario ed io abbiamo anche dovuto aspettare un'ora a metà del seracco (un freddo...) che il team iraniano salisse... tante le considerazioni sulle spedizioni che si accingono a scalare questa bella, ma difficile montagna confidando solo sulla  “magia” che l'ossigeno regala, ma senza avere le capacità tecniche necessarie... Siamo arrivati al CB felici... noi e 2 cechi siamo gli unici che saliamo senza ossigeno e gli unici che han dormito al C3 per ora.

Per me la cosa fantastica è essere con due compagni eccezionali che non mi fan pesare il fatto che io sia la meno esperta. Silvano di poche parole, forte e veloce ha sempre una buona parola anche per me e mi fa sentire forte e determinata continuando a ripetermi che lo sono (grazie!!!!). Mario che mi controlla sempre a vista, ma che alla fine ha sempre un complimento per come salgo.

Spendo un grazie a Paolo Landi: ti ho pensato nelle 40 e più doppie che ho fatto scendendo! Le faccio quasi ad occhi chiusi: nella nebbia, tra le neve, con le corde coreane che si attorcigliano, col sole, con le nubi, con una mano sola (non è vero), coi denti, con le dita nel naso (scherzo!)!!!!!!!

Che altro dire? Aspettiamo la finestra di bel tempo e poi tentiamo la cima! La vetta è bellissima, pare di toccarla, ma è un inganno... mancano ancora 1500 e passa metri... i più duri!

Però è sempre lì che ci guarda e ammicca... sogno un giorno di esser lassù, emozionata a guardare tutto attorno questo Infinito e sentirmi come sempre infinitamente piccola!

Per ora il meteo è inclemente... tanto vento (110 km/h a 8500m!!!!!)... ma prima o poi ripartiremo!

Pensateci!!!

Penso anche a te Lele e mi viene da sorridere... sono qui, più in alto di quanto non sia mai arrivata! 7000m...mi pare quasi impossibile! E' dura la vita quassù, ma ogni singolo attimo è impagabile... accanto ho davvero due grandi uomini, credimi! Odieresti ancora di più la montagna solo per il freddo, il vento, il cibo... ma so che mi capisci e sei contento per me! Io son contenta così! Vi porto tutti con me... anche i miei due cuccioli che per la prima volta han visto la mamma su un seracco!!!"
(Annalisa)

FOTO DELLA SALITA A CAMPO 2 (6400 m.)
Il seracco prima del campo 1
Annalisa sul seracco

Mario e Annalisa sul traverso, all'uscita del seracco

Mario sulla fascia rocciosa dopo il campo 1
Annalisa sul traverso roccioso dopo il campo 1
Annalisa verso il campo 2

Verso il campo 2 ( i campi e la vetta)

Il campo 2 - 6400 m.
  
FOTO DELLA SALITA A CAMPO 3 (7000 m.)
Annalisa in salita verso il campo 3 (sullo sfondo il campo 2 )


Mario in salita verso il campo 3

In salita verso il C3

Il lungo traverso verso il C3

Annalisa in un passaggio difficile

Mario in salita verso il C3

Annalisa in salita verso il C3 ( sullo sfondo il Talung 7300m)

Silvano, Mario e Annalisa al campo 3 - 7000 m

Annalisa nella tenda del C3 dopo una notte insonne a -25°

La mattina al C3, il forte vento ci costringe alla ritirata

Il Kangch. dal C3 e i campi di salita

Mario in discesa verso il C2

Mario in discesa verso il C1
Questa invece la relazione tecnica di Mario della salita ai campi alti.

"Riassumo in breve la nostra ultima scalata verso il campo3.
Siamo partiti domenica 5 Maggio con il solito tempo incerto, infatti abbiamo preso un un po' di neve. Abbiamo saltato il C1” anche perché non abbiamo più la tenda” l'abbiamo portata al C2. Cmq  dopo sette ore di scalata siamo arrivati. Ti descrivo il percorso per il C2; dal base si segue una serie di pendi con qualche breve salto fino ad arrivare ad   una spalla che si attraversa a sx, si sale ancora su ripidi pendii fino a ridosso di un seracco di 80-100 m verticale “ molto tecnico” con un tratto finale in traverso. Alla fine si rimonta su una spalla che conduce al C1 a 6200 m. Si risale una gobba  di 80 m fino ad una cresta.( da qui si ha la vista del ghiacciaio vero e proprio che scende dal Kangch, Si attraversa per 500 m in discesa sotto un costone roccioso/ rischio caduta sassi) perdendo circa 60 metri per raggiungere il ghiacciaio, che si presenta lineare e pulito fino al C2 6400m “ 1,5 km circa su facile pendio in lieve salita”. La scalata dal C2 verso il C3 sale la grande balconata verticale di ghiaccio è a mio avviso molto complessa e pericolosa per le valanghe ( come ti dicevo c'è stato un lavoro di gruppo per risolvere il passaggio tra immensi seracchi e lunghissimi crepacci. Alla fine la soluzione è stata attraversare da sx a dx sempre su pendii verticali ( alcuni 70°) superando così i vari ostacoli.

Normalmente il C3 viene montato a 7200 m, sul grande plateao. Ma ci siamo fermati a 7000 m sotto a un grande seracco al riparo dai venti. Il giorno 6 abbiamo trascorso la notte con una temperatura di meno 25 e al mattino siamo scappati giù per il forte vento ( 60-70 km h). Ora noi abbiamo terminato il nostro programma di acclimatazione. Purtroppo è prevista una settimana di tempo incerto e proibitivo per la vetta. Sono in arrivo venti da ovest  a 130 km h a 8000 m con temperature in calo -30 con effetto wind chil - 50°. Quindi non ci resta che attendere una finestra di bel tempo. Poi porteremo assieme ai nostri due bravi sherpa Bibash e Phurba la tenda che abbiamo al C3 fino a 7600 m ( C4) dove ci riposeremo qualche ora, per  poi riprendere il tentativo per vetta."
(Mario Vielmo)