mercoledì 13 maggio 2015

Earthquake

nano...

...nanetto


earthquake


"...forse davvero le nostre teste respirano l'aria del Paradiso..."

tessera sanitaria?

profili





domenica 10 maggio 2015

Syadul e Bomrang

"..un alito di vento ogni tanto nei capelli stopposi di polvere come i loro, l'aria afosa pare carica di pioggia, nella testa il canto dei grilli e il verso di qualche uccello strano e il rumore come di marea delle fronde degli alberi che si agitano e ballano..
Anche oggi abbiamo finito con l'ambulatorio..
siamo arrivati 2gg fa dopo una salita con una ambulanza jeep su una scassatissima e molto polverosa strada. Ad attenderci tutto il villaggio, il loro "cinema" per quella sera.
La jeep è tornata giù a fare un secondo carico di materiale mentre calava la notte. Senza cibo ci siamo spostati all'unico locale del villaggio che fa da mangiare con Kul-Badur ai fornelli ad improvvisare una rara noodle soup che abbiamo consumato sotto un cielo stellato, coi grilli a farci la serenata e attorno i fuochi dei villaggi che piano piano si accendevano!
Abbiamo piantato la tenda e dormito per terra quasi senza materassino coi sassi a punzecchiarci e le ossa contro il terreno duro.
Il primo giorno è stato una folla infinita di persone accorse a farsi visitare. Ci siamo installati nella scuola svuotando un'aula e usando i banchi e una lavagna per creare un lettino.
Il mio primo paziente è stato una bimbetta di poche settimane che mi ha regalato un sorrisone sdentato e si è fatta prendere in braccio e visitare.
Poi è stato un susseguirsi continuo con il cerchio di persone che si stringeva attorno a noi a soffocarci tanto che a un certo punto abbiamo distribuito bigliettini coi numeri che pur non sapendoli leggere hanno rallentato l'avanzata. Visitare era quasi impossibile perchè il medico nepalese che ci faceva da traduttore si era calato nella parte del distributore di pillole e abbiamo dovuto lottare (senza successo però)per fargli capire che non poteva sprecare medicine così, che non poteva dare a tutti per forza qualcosa e qualcosa a caso. Il culmine è stato oggi quando mi sono opposta duramente rifiutandomi di dargli del latte in polvere destinato a lattanti da 0 a 1mese d'età nati prematuri per una 15enne con la diarrea!!!!!!
"nutrition, nutrition!" continuava a ripetere. "magna 'na banana" rispondevamo noi mischiando il vivace bergamasco di Claudio e Marco col mio milanese.
alla fine ieri abbiamo visitato 230 persone!
Stamattina ci siamo divisi del materiale sanitario in tre zaini e siamo andati in un villaggio a un'oretta di cammino su e giù per un sentierino tra piante di granoturco e foreste lussureggianti con un'afa spaventosa!il nostro dottore azzeccagarbugli ci precedeva scarico prendendo la rincorsa e poi fermandosi ogni 15minuti "sit down please" indicandoci i sassi...lui era stravolto, mica noi! arrivati a una capanna si è sdraiato e semi addormentato inventandosi poi che per arrivare a destinazione la strada era troppo ripida e quindi l'ambulatorio l'avremmo fatto lì: una stuoia di paglia x terra tra galline, pulcini, gatti scheletrici, cani, mucche, un maiale dagli strilli perforanti e bimbetti mezzi nudi e sporchi come non mai. Eravamo preparati a un villaggio povero, ma forse non così tanto.
a guardar bene l'educazione sanitaria qui sarebbe un'impresa eccezionale da compiere.. dalla mamma che fuma una pipa di bambù mentre allatta, ai bimbi coi genitali nella terra che mamgiano da una ciotola del riso misto a terra da cui attinge anche il gatto, all'acqua per la famiglia che scorre tra la porcilaia e la stalla delle mucche..
davvero qui il tempo si è fermato..
Questa esperienza mi ha lasciato un misto di pace e serenità per una vita condotta a ritmi umani, ma anche un pò di incredulità perchè pur nel loro vivere con poco sono pretenziosi, a volte arroganti e non inclini al cambiamento!
e se pensavamo di chiudere col villaggio ci illudevamo: pomeriggio abbiamo visitato un'ottantina di persone!
stasera il vento è fresco e serve il pile..una goduria seppur la polvere turbina, ma tanto ormai..srnza acqua..
10.05: ieri siamo saliti con un camion fino a Bomrang, villaggio posto in una bella valle verdeggiante..
altro carico di malati..in totale 230 il primo giorno e 70 il secondo a Syadul, 120 il primo pomeriggio a Bomrang e 104 stamattina prima di ripartire e più di 30 personali per me a Maleku dove siamo scesi e dove ho avuto il privilegio di visitare molti malati di COPD una delle quali è arrivata con una Rx torace appena fatta e che teneva sventolando tra le dita perchè appena impressa sulla pellicola!
Non ho voglia di parlare..non sono propriamente stanca..frastornata?piena?vuota?non saprei..."
(Annina)

"Grazie" dal cpo villagio di Bomrang

Syadul


Terremoto


Nuova "casa" sotto la tenda

La sua ex casa...

La loro ex casa...

Forno per cuocere

Street Doctor sotto una capanna

Nuova casa verso il terremoto


Donna con pipa...

Uomo con pipa...

Bimbi e animali...

...dove la jeep non arriva, ecco il camion

lavoro...

In attesa di essere visitati...

Bomrang... visite

Bomrang

Qui abbiam dormito

Tra verdure e persone

mercoledì 6 maggio 2015

STREET DOCTOR... si parte!

Quest'anno doveva essere anche l'anno in cui porre concretamente le basi di STREET DOCTOR, progetto sanitario da attuare insieme a "Insegnanti per il Nepal"..
...il terremoto dello scorso 25 aprile ha però cambiato e forzato gli eventi.

Oggi Annalisa, insieme a Marco Astori, Claudio Belingheri dell'associazione "Roby Piantoni ONLUS" e a Nima Nuru Sherpa dell'associazione non governativa nepalese "Friends of Nepal", si sono recati all'ospedale Manmohan Memorial Hospital.
















Lì hanno avuto l'ok ministeriale per potersi recare, insieme ad un piccolo staff nepalese, all'ospedale di Maleku, da dove poi proseguiranno verso alcuni villaggi che ancora oggi non hanno avuto adeguato supporto. Zaino in spalla, medicinali, tenda medica itinerante, presenza di un medico nepalese che oltre alla sua professionalità aiuterà anche nel rapporto con la popolazione locale, supporto di un cuoco nepalese... tutto il necessario per poter essere indipendenti per circa una settimana...
il tutto quindi secondo lo spirito che guida il progetto Street Doctor.









Nima, Marco, Annalisa, Claudio e un aiutante locale


domenica 3 maggio 2015

Terremoto

"Ieri due dei nostri compagni son rientrati in Italia..preso al volo l'occasione son ripartiti subito..mi spiace non averli più qui, le situazioni difficili stringono i legami, ma son contenta per loro che han potuto abbracciare finalmente i loro cari e mangiare le tanto sospirate insalate, il pesce, il vino buono..
Giornata intensa di ricognizione.
Siamo andati prima alla periferia di Kathmandu in un monastero dove i monaci hanno allestito delle tensostrutture per raccogliere i senzatetto di Langtang e chiunque ne abbia bisogno e offrire loro protezione e un pasto caldo. Il fermento era grande:120 monaci per lo più ragazzini che si davano da fare a riempire contenitori usa e getta di riso, patate e spezie attingendo da enormi pentoloni, destinati ai ricoverati negli ospedali. La gente intanto si riparava dalla calura sotto le strutture..sdraiati o seduti su materassini e coperte, alcuni invece davano una mano in cucina e sotto la direzione di una donna nepalese mi han chiesto di restare a lavare i pentoloni (ci stavo dentro pure io!!!)mentre Mario e Tex intervistavano un sopravvissuto del Langtang.
Da lì siamo andati a Baktapur a trovare Beni..
ancora una volta la distruzione mi ha colpita per la sua violenza, ma ancora una volta la composta serenità di questa gente ha avuto il sopravvento.
Beni ci ha portati a vedere dove han dormito per 4gg nel timore di crolli e di scosse (ultima stanotte di 5 grado)aiutandosi a vicenda ognuno con quello che ha, cucinando riso e patate e dhal sotto un tendone e condividendo spazi e paure ma senza mai mollare.
Serenamente ne parlano, tutti danno una mano ammettendo sempre serenamente i limiti del proprio governo, scavando pure se serve, ognuno come può..qualcuno anche solo aiutando a controllare le case bersaglio dei ladri.
Questo é il Nepal un popolo pacifico e fiero..
Never give up..quante volte l'ho ripetuto alla mia giapponese col femore rotto..never give up, stay with me..e anche se ho saputo che non ce l'ha fatta quel "never give up" resterà un monito imparato in questa terra martoriata ma bellissima!"
(Annina)
Preparare razioni per i malati

Tendopoli di monaci

Tendopoli

Tutti danno una mano


si impacchetta...

...e via verso l'ospedale

Crolli


Baktapur


Tende a Baktapur




...sigh...

...sigh, sigh...


Qui si cucina per tutti